Ottilia Grubenmann-Streule

Ottilia Grubenmann aiutò oltre 3000 bambini a venire al mondo. Sin da giovane era determinata a diventare ostetrica. Dopo aver ottenuto il diploma alla scuola per ostetriche a San Gallo, lavorò come levatrice indipendente al domicilio delle partorienti e negli ospedali di Appenzello e Gais. La tecnicizzazione della medicina provocò grandi cambiamenti nell'ostetricia. Sempre più spesso durante il parto erano i medici a dominare la scena, mentre alle levatrici toccava un ruolo secondario. Ottilia Grubenmann fu molto critica nei confronti di questa evoluzione; per lei il parto era una questione di donne. Fermamente convinta che le donne dovessero avere fiducia in se stesse e nella natura, considerava la gravidanza un fatto naturale che non andava medicalizzato. Donna emancipata, la consapevolezza del valore delle donne caratterizzò tutta la sua vita. Osservando in prima persona la miseria delle madri nubili, trasformò la sua abitazione in casa del parto, dove offriva assistenza e protezione alle donne bisognose. Ottilia Grubenmann era sposata e aveva due figli.
Rebekka Dörig

Spiegazione della classe scolastica per la selezione:
«Ottilia Grubenmann-Streule fece sì che le madri nubili trovassero un posto nella società e un luogo dove sentirsi a casa. Trasformò la sua abitazione in casa del parto e aiutò così più di 3000 bambini a venire al mondo. Fu una pioniera nel settore delle case del parto e ridiede importanza al ruolo delle levatrici. Si adoperò anche affinché le donne avessero più fiducia in sé stesse e la gravidanza non fosse più vista come una malattia. Ci ha anche colpito il fatto che, considerati i tempi, fosse una donna emancipata e professionalmente indipendente. Guadagnava di che vivere per sé ed i suoi figli lavorando come levatrice, autrice e ricamatrice. Con coraggio Ottilia Grubenmann-Streule si è opposta alle norme sociali e alla chiesa per garantire alle donne più diritti e possibilità. Per questo l’abbiamo scelta.»
Classi 6A e 6B, Gymnasium St. Antonius, Appenzello. Docente: Nadja Gött

Informazioni supplementari:
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