1912 – 2002

Mary Paravicini-Vogel

Mary Paravicini crebbe con la sua famiglia, che aveva un commercio di spazzole e giocattoli, nel nucleo della città vecchia di Basilea. Poiché era una ragazza, dopo le scuole obbligatorie i genitori non le consentirono di iscriversi al liceo, al posto del quale frequentò due scuole di commercio, che non le davano tuttavia accesso all’avvocatura, professione dei suoi sogni. Più tardi Mary Paravicini praticò comunque gli ambienti legali: fu attiva come segretaria in uno studio legale, poi presso la cancelleria del tribunale civile e, dopo il matrimonio (1937), nello studio d’avvocatura del marito. I coniugi ebbero quattro figlie e dal 1942 militarono entrambi nell’Anello degli Indipendenti. Nella lotta per il riconoscimento del diritto di voto alle donne, Mary Paravicini militò non solo nell’Associazione per il suffragio femminile di Basilea, ma anche nell’omonima associazione nazionale, di cui fu membra del comitato direttivo e segretaria. Nel 1955 diresse la delegazione svizzera al congresso della Federazione mondiale delle donne tenutosi nello Sri Lanka. Un anno dopo però a seguito di conflitti uscì da entrambe le istituzioni. Al contrario delle altre membre, Mary Paravicini era convinta che sarebbe stato possibile conseguire il diritto di voto tramite una nuova interpretazione della Costituzione federale.
Joana Maria Burkart


Informazioni supplementari:
Paravicini-Vogel, Mary (hls-dhs-dss.ch)
https://query.staatsarchiv.bs.ch/query/detail.aspx?ID=137627
Mary Paravicini-Vogel (1912-2002). Eine konsequente Strategin / Gaby Sutter, Artikel in: Der Kampf um gleiche Rechte, S. 374ff., Basel 2009.

Mary Paravicini

Foto aus Privatbesitz

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