1855 – 1929

Meta von Salis-Marschlins

Meta (Barbara Margaretha) von Salis-Marschlins fu la donna che per prima rivendicò pubblicamente il diritto di voto e di eleggibilità per le donne svizzere. In un articolo della «Züricher Post» dell'1.1.1887 inveì contro l'arbitrarietà della Svizzera e stigmatizzò la repressione delle donne nella vita pubblica. Fu anche la prima storica a conseguire il dottorato in Svizzera. Esponente dell'aristocratica famiglia von Salis, la sua situazione privilegiata le pesava e rifiutava di ricoprire il tradizionale ruolo di signora della casa. Meta von Salis scelse invece il percorso non convenzionale di studiosa, in contrasto con i genitori, e dal 1883 al 1887 studiò storia, filosofia e storia dell'arte all'Università di Zurigo. Titolare di un dottorato, quale storica avrebbe desiderato compiere una carriera in ambito accademico o scientifico, ma ben presto dovette rendersi conto che per una donna all'epoca era un'impresa impossibile. Lavorò quindi come pubblicista e giornalista e visse della sua eredità. Dopo una contesa giudiziaria vendette il castello di Marschlins e nel 1904 si trasferì a Capri con la sua compagna Hedwig Kym. Più tardi rientrò in Svizzera, dove continuò a convivere con Kym a Basilea.
Silke Margherita Redolfi


Informazioni supplementari:
Doris Stump, Sie töten uns, nicht unsere Ideen. Meta von Salis-Marschlins (1855-1929). Schweizer Frauenrechtskämpferin und Schriftstellerin, Thalwil 1986.
Salis, Meta von (Marschlins) (hls-dhs-dss.ch)
Bettina Volland, Ursula Jecklin: Das politische Frauenstimm- und Wahlrecht, in: S. Hofmann, U. Jecklin, S. Redolfi: FrauenRecht, Zürich 2003, 74-78.

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Frauenkulturarchiv Graubünden

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