Jeanne Schwyzer-Vogel
Nata a Bruxelles e rimasta presto orfana, Jeanne Vogel crebbe in vari istituti a Zurigo e in Svizzera francese e compì diversi soggiorni prolungati all’estero. Nel 1893 sposò il medico Richard Schwyzer, con il quale si trasferì a New York, dove nacquero le sue due figlie e allacciò contatti con il movimento femminista americano. Tornata in Svizzera nel 1911, Jeanne Schwyzer-Vogel si impegnò per persone in difficoltà: durante la prima guerra mondiale lavorò per i soldati internati e i bambini vittime della guerra. Nel 1920 fondò l’Unione per le rivendicazioni femminili allo scopo di promuovere il suffragio femminile e la formazione politica delle donne. In veste di presidentessa dell’associazione, promosse la collaborazione tra donne oltre gli steccati politici e confessionali. Il governo cantonale nominò Jeanne Schwyzer-Vogel membra del consiglio di sorveglianza dell’ospedale cantonale di Lucerna, della commissione cantonale per il diritto penale e il sistema penitenziario e del consiglio di sorveglianza delle detenute liberate. Nel 1934 il Consiglio federale la elesse, come prima donna, nel consiglio di amministrazione della Banca popolare svizzera. Collaborò inoltre alla Saffa del 1928 e alla petizione dell’Associazione per il suffragio femminile del 1929, con la quale mezzo milione di uomini e donne chiesero l’introduzione del diritto di voto e di eleggibilità per le donne.
Barbara Steiner
Informazioni supplementari:
Gosteli-Archiv, Worblaufen: Biografisches Dossier Jeanne Schwyzer
Schwyzer-Vogel, Jeanne (hls-dhs-dss.ch)
Frau Dr. Jeanne Schwyzer-Vogel, in: Die Schweizerin, Januar 1945, 104-105 (Auszug integriert in Akte Gosteli-Archiv)