Sophie Hämmerli-Marti

Il padre di Sophie Hämmerli-Marti, nata a Othmarsingen (AG), fu Granconsigliere e agricoltore. Il lavoro nell'azienda agricola sensibilizzò la futura autrice dialettale verso le bellezze della natura. Durante l'infanzia strinse amicizia con Erika e Frank Wedekind, residenti nel castello di Lenzburg. L'ampiezza di vedute e la vasta cultura della famiglia entusiasmarono la ragazza. Insieme a Erika frequentò la scuola magistrale femminile ad Aarau e per un breve periodo fu attiva come maestra. Dopo la morte della madre, nel 1888 tornò nella fattoria paterna. Nel 1890 sposò il medico di Lenzburg Max Hämmerli, con cui ebbe quattro figlie. In seguito a un soggiorno di cura, nel 1896 scrisse versi in dialetto sulla sua nostalgia per i figli: «Mis Chindli» è una raccolta di poesie per giovani madri. Più tardi affrontò temi come la paura e il lutto. I suoi testi, caratterizzati dal rispetto e dall'amore per l'uomo, per Dio e per la bellezza della natura, ne fecero l'autrice dialettale più nota della Svizzera. La morte del marito in un incidente nel 1931 fu un duro colpo per Sophie Hämmerli-Marti. Da vedova fu infatti più esposta alle ostilità con cui dovette confrontarsi quale cittadina moderna e militante per gli interessi delle donne. Completò il suo ultimo volume in prosa, intitolato «Mis Aargäu» a Zurigo, dove morì a 74 anni.
Heidi Pechlaner Gut , Andrea Voellmin

Informazioni supplementari:
Moser, Christoph: "Hundertfüfzig Johr Sophie Haemmerli- Marti", https://www.sophiehaemmerlimarti.ch/sophie-haemmerli-marti/ihr-leben, Museum Burghalde Lenzburg (Hrsg.), 2020. (Gesichtet: 23.6.2020)
Sophie Haemmerli- Marti, https://de.wikipedia.org/wiki/...
Gesellschaft des Kantons Aarau (Hrsg.): Hämmerli-Marti, Sophie, in: Biographisches Lexikon des Kantons Aargau (1803-1957), Aarau 1958. S. 307.
Staatsarchiv Aarau: NL.A-0063 Hämmerli-Marti, Sophie (1868-1942), 1907-1941 (Bestand), https://www.ag.ch/staatsarchiv/suche/detail.aspx?ID=1965 (Gesichtet: 23.6.2020)
Haemmerli-Marti, Sophie (hls-dhs-dss.ch)