1937 – 2019

Liliane Valceschini

Nata nella valle di Joux, Liliane Valceschini fu operaia di precisione nell'industria orologiera. A 17 anni aderì al sindacato, in seguito a un'ingiustizia subita dalla madre. Dopo aver chiesto un aumento di salario, quest'ultima si era vista rispondere che non aveva bisogno di più soldi, poiché anche il marito e la figlia lavoravano. Militante infaticabile della causa femminista, Valceschini lottò molti anni per l'ottenimento del diritto di voto, l'AVS o l'assicurazione maternità. Nel 1990 si scandalizzò perché la parità di genere, iscritta nella Costituzione federale dal 1981, non era ancora rispettata. Al termine di una riunione sindacale, in pieno ristorante imprecò contro l'ineguaglianza salariale e lanciò l'idea di uno sciopero delle donne. Riuscì a convincere della necessità di uno sciopero Christiane Brunner, la quale sottopose l'idea all'Unione sindacale svizzera che dopo numerosi dibattimenti finì per accettare la proposta. Lo sciopero delle donne del 14 giugno 1991 fu un evento cruciale nella storia delle donne svizzere. Qualche anno dopo lo sciopero, Liliane Valceschini lasciò il lavoro per una disparità salariale. Nel 2012 venne riconosciuta come una delle 14 personalità vodesi ad aver promosso la causa delle donne. Partecipò al secondo sciopero delle donne del 14 giugno 2019 e morì il 23 novembre dello stesso anno a Yverdon.
Fiona Silva-Vincent


Informazioni supplementari:
Ursula Gaillard, Mieux qu'un rêve, une grève! La grève des femmes du 14 juin 1991 en Suisse, Lausanne, 1991.
Maja Wicki, Wenn Frauen wollen, kommt alles ins Rollen. Der Frauenstreiktag vom 14. Juni 1991, 1991, pp. 45-51
Medienfrauen der SJU und des SSM (éd.): La grève des femmes dans les mass media, 1992

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