Emilie Lieberherr
Emilie Lieberherr nacque il 14 ottobre 1924 e crebbe in condizioni molto modeste a Erstfeld, comune di ferrovieri. Riformata, frequentò l’internato femminile cattolico a Ingenbohl, conseguì la maturità e nel 1965 concluse gli studi universitari con un dottorato in diritto e scienze economiche. Insieme ad altre pioniere, negli anni 1960 si impegnò per il riconoscimento di maggiori diritti politici alle donne. Divenne leggendaria nel 1969 la «marcia su Berna», che vide la partecipazione di 5000 donne sotto la sua guida e che contribuì all’introduzione del suffragio femminile sul piano federale nel 1971. Esortò ripetutamente le donne a impegnarsi in ambito politico e lo fece con successo, dato che sempre più donne erano pronte ad assumersi responsabilità politiche. Lei stessa fu la prima donna a essere eletta già nel 1970 nel municipio di Zurigo, dove fino al 1944 diresse il dicastero delle opere sociali. Si impegnò in particolare per una politica liberale in materia di droga (fra l’altro sostenendo i quattro principi su cui si basa la politica svizzera in quest’ambito, come pure la somministrazione controllata di eroina ai tossicodipendenti gravi) e per le questioni riguardanti i membri più anziani della società. Dal 1978 al 1983 rappresentò per cinque anni il canton Zurigo nel Consiglio degli Stati. Emilie Lieberherr morì il 3 gennaio 2011.
Carla Arnold
Informazioni supplementari:
https://hls-dhs-dss.ch/it/arti...;
https://www.sp-uri.ch/de/no_ac...;
https://de.wikipedia.org/wiki/...;
Trudi von Fellenberg-Bitzi: Emilie Lieberherr, Pionierin der Schweizer Frauenpolitik, Zürich 2019