1919 – 2008

Lydia Benz-Burger

Lydia Benz-Berg apprese dapprima il mestiere di telefonista, come molte donne della sua generazione. In seguito frequentò il liceo serale e studiò germanistica, giornalismo e storia all’Università di Zurigo, conseguendo il dottorato nel 1953. Lydia Benz-Burger si impegnò per diversi decenni in numerosi gremi e organizzazioni in favore del suffragio femminile, in particolare come redattrice della rivista «Die Staatsbürgerin», l’organo dell’Associazione svizzera per il suffragio femminile, di cui fu pure membra di comitato. Fondò il suo attivismo sul proprio «senso di responsabilità» per la Svizzera, che voleva «presto trasformata in una vera democrazia». Madre di un figlio naturale e di uno in affidamento si augurava che questi ultimi potessero un giorno andare a votare «insieme alle loro compagne». Dal 1970 al 1974 fu consigliera comunale zurighese per l’Anello degli Indipendenti, di orientamento social-liberale. Nel 1975 figurò sulla prima lista femminile per l’elezione del Consiglio nazionale, che aveva lanciato.
Dorothee Rempfer, Mirjam Janett



Informazioni supplementari:
Frauenstimmrechtsverein Zürich (Hg.), 75 Jahre Frauenstimmrechtsverein Zürich. Stimmrecht ist Menschenrecht, Zürich 1968.
Ruckstuhl, Lotti/Benz-Burger, Lydia: Frauen sprengen Fesseln. Hindernislauf zum Frauenstimmrecht in der Schweiz, Bonstetten 1986.
Benz-Burger, Lydia (hls-dhs-dss.ch)

Sozarch F Fb 0007 019 web

Schweizerisches Sozialarchiv, F Fb-000719

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